Ughi e Nunziante annuncia la nomina a socio di Benedetto Colosimo

Ughi e Nunziante ha nominato Benedetto Colosimo socio dello studio nell’ambito di un disegno di rafforzamento della practice banking e finance con un focus sul settore fintech, ambito nel quale l’avv. Colosimo presta la propria assistenza in favore di soggetti vigilati tra cui banche, istituti di pagamento e operatori crowdfunding.

Entrato in Ughi e Nunziante dal 2008, e counsel dal 2019, Benedetto Colosimo ha maturato una pluriennale esperienza in operazioni straordinarie. Nel corso della sua attività ha assistito società di private equity, venture capital e istituti finanziari quali BBVA, IMI Fondi Chiusi e Neuberger Berman e ha curato operazioni di acquisizione, di cessione di società controllate, di trasferimento di portafogli di crediti, di cessione di partecipazioni e di investimento in start-up.

L’avv. Colosimo è componente di comitati consultivi di fondi d’investimento. Assiste inoltre clientela internazionale e nazionale in ambito pharma e health settori nei quali ha prestato la propria assistenza in favore di gruppi farmaceutici per la riorganizzazione della loro attività nel mercato italiano e in favore di enti sanitari per la costruzione di infrastrutture complesse.

SCF vince con Ughi e Nunziante contro una nota catena del settore retail, segnando un importante risultato per l’industria discografica

Ughi e Nunziante con la partner Daniela De Pasquale, ha assistito con successo SCF nella vertenza contro una nota catena del settore retail, finalizzata al riconoscimento dei compensi relativi alle tariffe di  SCF per la diffusione al pubblico del segnale musicale mediante radio in store.

SCF è la principale collecting society italiana per la raccolta dei diritti che la legge sul diritto d’autore attribuisce ai produttori fonografici.

Il Tribunale di Bologna ha riconosciuto l’obbligo della convenuta di pagare i compensi stabiliti nelle tariffe di  SCF per la diffusione del segnale musicale nella rete di negozi di proprietà e in franchising gestita in tutta Italia, compensi aggiuntivi a quelli versati dal music provider per la riproduzione dei brani musicali nelle radio in store.

La sentenza rappresenta un importante risultato per l’industria discografica in quanto per la prima volta viene affermato che tali compensi si applicano anche alle reti di franchising.