Su Italia Oggi, un approfondimento a firma di Antonio Ranalli relativamente alla “Riforma sul processo civile” che entrerà ufficialmente in vigore il 1°marzo.
Semplificazione, speditezza e razionalizzazione di ciascun grado di giudizio incentivando la digitalizzazione e promuovendo principi quali chiarezza e sinteticità degli atti processuali e dei provvedimenti del giudice, nonché la collaborazione tra le parti: queste le principali novità introdotte.
Tra gli intervistati Luigi Cascone, per il quale «La riforma non è peraltro priva di interventi più sostanziali; vi è in generale una moltiplicazione, e un incentivo, per tutti quegli strumenti che consentono di addivenire a una definizione anticipata del giudizio, ad esempio ricorrendo ad ordinanza di condanna o di rigetto laddove il quadro giuridico e probatorio si mostri dall’inizio piuttosto chiaro. Nell’ambito dell’arbitrato, che occupa una parte consistente del nostro studio, è molto importante l’aver consentito finalmente agli arbitri di adottare provvedimenti cautelari, ponendoci così in linea con gli ordinamenti più avanzati in tale ambito. Si è voluto inoltre rafforzare la credibilità dell’arbitrato rendendo ancora più stringenti gli obblighi di trasparenza a carico degli arbitri onde fugare ogni dubbio circa la loro perfetta indipendenza e imparzialità. Anche l’articolato sistema delle esecuzioni – uno dei punti deboli del nostro sistema giudiziario – dovrebbe uscirne più efficiente».