Global Competition Review continua il suo studio sul “golden power” esercitato dal Governo Italiano.
Dopo l’approfondimento riguardante il blocco dell’investimento di un fornitore di servizi cloud sostenuto dalla Russia, la questione riguarda adesso l’esercizio, da parte del Governo, della legge sul golden power per autorizzare la vendita di una quota di maggioranza delle attività europee di Whirlpool nel settore degli elettrodomestici alla rivale turca Arcelik, a condizione, secondo quanto riferito, di adottare misure correttive volte a salvaguardare gli asset tecnologici, gli impianti di produzione e l’occupazione.
Già l’anno scorso il governo italiano si è appellato al golden power per annullare la vendita di una quota di un produttore di droni italiano a investitori cinesi di proprietà statale e per bloccare un investimento da parte di un produttore cinese di robot in un’azienda nazionale di robotica.
Il nostro Partner Filippo Mazza, intervistato sul punto da GCR, ha affermato che “il governo italiano ha probabilmente esaminato più di altri le operazioni legate alla Cina, perché negli ultimi anni le società cinesi hanno messo a segno molti investimenti. Ma ogni volta che un asset strategico italiano è al centro di una transazione, questa sarà soggetta alla revisione e all’autorizzazione del governo, indipendentemente dal Paese coinvolto”.
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