Secondo i dati dell’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, il numero di italiani residenti all’estero da oltre un anno registrati al 1° gennaio 2023, è salito a quasi sei milioni, con un incremento di oltre 127mila espatriati rispetto al 2021.
Al fine di promuovere il ritorno dei talenti in Italia, sono state introdotte diverse modifiche fiscali rivolte sia agli italiani che lavorano all’estero, sia agli stranieri interessati a stabilirsi nel nostro paese. Tali novità dovrebbero, almeno in teoria, rendere il sistema fiscale italiano più competitivo.
Barbara Pizzoni, intervistata da Avvenire sull’argomento, ha confermato l’impatto positivo di queste misure, ma ha anche evidenziato una criticità: “Negli ultimi anni, l’Italia ha adottato politiche fiscali che hanno reso il Paese un luogo attrattivo per talenti e capitali esteri. Con misure destinate a diverse tipologie di soggetti, i vari regimi di favore hanno determinato un crescente afflusso in grado di contrastare alcune debolezze strutturali che negli anni hanno determinato piuttosto un deflusso di risorse qualificate (livello delle remunerazioni, complessità della burocrazia eccetera)“.
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