Dopo la cessione del 15% delle sue quote da parte del MEF, MPS si conferma centrale in Piazza Affari, registrando un’impennata del titolo. Tuttavia, l’interesse di Banco BPM e la complessità dell’assetto azionario sollevano importanti interrogativi:
MPS sarà davvero “blindata” contro capitali esteri o la privatizzazione potrebbe aprire nuove vie di controllo?
Affaritaliani ha intervistato Giuseppe de Falco per far luce sull’attuale situazione: “La privatizzazione non garantisce l’italianità anche perché l’autorizzazione è nelle mani della BCE e risponde a principi UE, né MPS appare così strategica da poter essere oggetto di limitazione per investimenti diretti. L’ingresso di più attori italiani non necessariamente significa frammentazione. Dipende da quanto si coordinino tra di loro“.
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