A partire dalla seconda metà del 2020, complici la pandemia, il cambiamento climatico e la crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina, il settore dell’energia, soprattutto rinnovabile, ha conquistato la scena nel panorama legislativo italiano.
Un primo importante input è certamente da ricondurre alle opportunità messe a disposizione dal PNRR, che, nel dedicare all’Energy un importante capitolo, ha altresì previsto l’obbligo di attuare una serie di riforme con l’obiettivo di omogeneizzare e semplificare le procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti di produzione.
La nostra Tiziana Fiorella, intervistata da ItaliaOggi sul tema dell’Energy, PNRR e transizione verde, si è così espressa: “[…] Nonostante il dichiarato intento di semplificazione, però, il veloce susseguirsi dei numerosi decreti (Semplificazioni, Aiuti, Energia, Bollette, PNRR), con i quali è stato via via modificato ed integrato il quadro normativo di riferimento per le energie rinnovabili, si è risolto in interventi legislativi frammentari, non sempre coerenti, spesso di difficile lettura ed applicazione da parte degli operatori.
In buona sostanza, dunque, lungi dall’aver raggiunto un’effettiva semplificazione, l’attuale quadro regolatorio sembrerebbe essersi notevolmente complicato in ragione della mancanza di un corpus normativo organico e coordinato. L’auspicio è che nel prossimo futuro il legislatore intervenga nuovamente, uniformando la disciplina applicabile al settore Energy, così da agevolare gli operatori nelle iniziative imprenditoriali, che necessitano di regole chiare, univoche e certe, sulle quali poter fare affidamento”.