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Avviata da ARERA la consultazione sulla riforma del dispacciamento e da BRUXELLES si attende la riforma sul mercato elettrico


Il mercato dell’energia sta vivendo un periodo di grande evoluzione e riforme sia a livello nazionale, sia europeo.

A livello nazionale, il 13 dicembre 2022, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (“ARERA”), ha pubblicato sul proprio sito web bozza del Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (“TIDE”), affinchè  i soggetti interessati possano avanzare proposte di modifica o pareri.

Il termine di consultazione scadrà il 13 marzo 2023, dopodiché l’Autorità adotterà e pubblicherà il TIDE in via definitiva.

Prima di individuare gli aspetti più significativi del TIDE, appare opportuno specificare il contesto nel quale tale documento si inserisce: esso fa seguito ad un precedente documento posto in consultazione, di cui alla delibera n. 322/2019/R/eel, con il quale ARERA aveva delineato gli interventi volti a rendere l’attività di dispacciamento idonea a garantire la sicurezza del sistema elettrico.

Dalla consultazione è emersa

(a) l’esigenza di una riforma organica della disciplina sul dispacciamento, che, in coerenza con gli attuali obiettivi europei di decarbonizzazione, includa tra altro l’integrazione nel sistema elettrico delle fonti rinnovabili.

(b) la necessità di avere un quadro più chiaro ed esaustivo (i) sulla separazione tra programmazione fisica delle unità e commercializzazione all’ingrosso dell’energia, (ii) sulle interrelazioni tra la fase di programmazione ex-ante del Mercato per il Servizio di Dispacciamento (“MSD”) e il Mercato Infragiornaliero (“MI”) che operano in parallelo, (iii) sui ruoli e sulla relazione fra i soggetti dedicati alla compravendita di energia e i soggetti dedicati alla fornitura dei servizi ancillari.

Alla luce dell’esito di tale precedente consultazione, ARERA ha quindi elaborato la bozza del TIDE posta ad ulteriore consultazione in data 13 dicembre 2022.

Obiettivo della nuova bozza di TIDE è quello di garantire la sicurezza del sistema elettrico, in modo efficiente e al minor costo possibile, alla luce della crescente diffusione delle fonti rinnovabili non programmabili e della generazione distribuita, nonché della progressiva riduzione dell’utilizzo degli impianti programmabili; tendenza che, alla luce altresì degli obiettivi di decarbonizzazione condivisi a livello europeo, risulta sempre più in crescita e sta velocemente modificando la natura e le caratteristiche fisiche delle risorse che possono erogare i servizi ancillari necessari a garantire l’esercizio in sicurezza del sistema, rendendo necessario rimuovere eventuali barriere che ne impediscano l’utilizzo.

Il TIDE si prefigge dunque lo scopo di razionalizzare il quadro regolatorio generale del dispacciamento in modo da raggruppare in un unico corpus normativo tutte quelle disposizioni disorganiche che sono state adottate negli ultimi anni con il mutare del quadro regolatorio europeo (tra cui le Linee Guida introdotte dal Regolamento n. 943 del 5 giugno 2019), che prevede mercati nazionali sempre più aperti ed integrati sia a livello di scambi di energia sia a livello di scambi di risorse di bilanciamento.

A livello europeo, invece, è recente la notizia secondo cui la Commissione Europea, nell’attesa della riforma del market design elettrico, con la quale verranno profondamente riviste le regole di funzionamento dei mercati elettrici, metterà in consultazione un non – paper, le cui proposte più significative sono, tra altre:

  • gli impianti incentivati dovrebbero affidarsi a Contract for Difference (“CfD”), da assegnarsi tramite aste, e gli impianti non incentivati a Power Purchase Agreement (“PPA”) quali accordi di fornitura di energia elettrica a lungo termine. Ciò è funzionale a portare il prezzo dell’elettricità prodotta dalle tecnologie inframarginali al loro costo reale;
  • sia valutata la possibilità di armonizzare e rendere permanente la limitazione ai profitti degli inframarginali introdotta con il regolamento del Consiglio n. 1854 del 6 ottobre 2022 (con cui si attuava un intervento di emergenza per far fronte ai prezzi elevati dell’energia);
  • siano rese competitive le soluzioni di flessibilità come il demand response e lo storage;
  • siano previste diverse disposizioni a tutela dei consumatori per migliorare le attuali disposizioni di emergenza sui prezzi regolamentati. Ciò potrebbe garantire che durante l’emergenza alcuni consumatori abbiano accesso a un livello minimo di energia elettrica a un prezzo ragionevole, indipendentemente dall’andamento del mercato dell’energia elettrica.

La Commissione procederà quindi all’elaborazione del testo definitivo della proposta di riforma del market design, alla luce delle risposte che verranno presentate a seguito della Consultazione sul non – paper.

Non è stata definita una data certa per l’emanazione della riforma, ma indicativamente si presume che essa sia pubblicata nella primavera del 2023, secondo quanto si apprende dal non-paper pubblicato dalla Commissione Europea.